CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL PROGETTO LETTERARIO MULTITRACCIA
“CARO AMICO CHE SCRIVI”
Premio Letterario “Caffè delle Arti” III edizione
Roma 22 ottobre 2016
RINGRAZIAMENTI
Un grazie affettuoso agli Autori e ai loro accompagnatori, intervenuti da ogni parte d’Italia, protagonisti indiscussi nonché artefici del successo della Cerimonia di Proclamazione dei Vincitori della terza edizione del premio letterario “Caffè delle Arti”, denominata “CARO AMICO CHE SCRIVI”, svoltasi a Roma sabato 22 ottobre presso la Sala Quirinale del Centro Congressi “I Cavour”.
Il mio ringraziamento è esteso anche a tutti gli Autori che, per diversi motivi, non hanno potuto essere lì ma dei quali abbiamo avvertito la presenza affettuosa, concretizzatasi per mezzo degli innumerevoli messaggi e telefonate ricevute dalla nostra Segreteria sino a poco prima dell’inizio della Cerimonia.
Con amicizia e stima profonda ringrazio il Dott. Vittorio Scatizza, Presidente di Giuria e Presidente dell’Associazione Culturale “Scriviamo insieme” organizzatrice del Premio Letterario Internazionale omonimo che da sei anni riscuote meritatamente un grande successo.
Un grazie speciale, da parte mia, alla Sig.ra Flora Speranza per la sua graditissima presenza e per il supporto concreto concessomi nelle fasi precedenti alla Premiazione: invisibili magie per i più, piccole cose capaci di rendere grande un evento e che, al pari di quelle indispensabili, fanno la differenza nel cuore e sul palco.
Un grazie a tutti i membri della Giuria, e a quelli intervenuti in loro rappresentanza, per la professionalità e la dedizione applicata nel corso delle delicatissime fasi di valutazione.
Un ringraziamento particolare e doveroso allo scrittore e poeta Moreno Tonioni che, approfittando della sua indiscussa bravura di autore, presenziando alla cerimonia in veste di premiato, ha voluto supportare a titolo gratuito tutte le fasi salienti dell’evento, facendoci dono di un prezioso reportage fotografico che ha arricchito di attimi irripetibili quello della fotografa Antonina Mantai, cui va la nostra riconoscenza.
… E ancora, grazie alla Segreteria, nella persona di Rebecca Bravi, che ha mantenuto i contatti con gli Autori e tutti i Giurati sin dalle primissime fasi del concorso, acquisendo e gestendo ogni tipo di comunicazione relativa al Premio e alla nostra Associazione.
Desidero inoltre ringraziare con affetto e gratitudine i miei colleghi fondatori e membri del Direttivo: lo scrittore e poeta Mario Angelo Carlo Dotti e la pittrice scultrice Paola Gentile, senza i quali “Caffè delle Arti” e la profonda comunione instauratasi da anni con tutti gli autori non sarebbero che semplici progetti ancora da definire.
Grazie di cuore a tutti!
Patrizia Vittoria Rossi
Presidente di “Caffè delle Arti”
Diamo inizio alla cerimonia di premiazione della III edizione del premio letterario “Caffè delle Arti” denominato, questa volta, “CARO AMICO CHE SCRIVI”. A voi tutti, autori, autrici, accompagnatori e amici, il mio più sincero ringraziamento per la vostra presenza e il più caloroso benvenuto. Sono Patrizia Vittoria Rossi, presidente dell’associazione culturale “Caffè delle Arti” e organizzatrice del premio.
Non mi dilungherò perché è intenzione di tutti noi lasciare spazio a voi, protagonisti indiscussi di questo evento, concedendovi tutto il tempo di cui disponiamo. Il Premio, giunto alla sua terza edizione, ha visto triplicarsi il numero dei partecipanti che hanno concorso, nelle due sezioni, con opere il cui alto livello qualitativo ci ha posto più volte in difficoltà nella fase di giudizio.
Non è stato facile restare immuni dal coinvolgimento emotivo, prepotente e vibrante, offertoci da molti testi, per questo il lavoro di giuria è stato lungo, dettagliato e meticoloso.
Ringrazio per la dedizione, la disponibilità e la professionalità il nostro presidente e i membri di giuria, di cui alcuni presenti, impagabili e insostituibili compagni d’avventura.
La partecipazione così elevata e il vostro apprezzamento nei riguardi del premio, espresso più volte alla segreteria durante tutte le fasi del concorso, ci onorano e sono, per noi, un chiaro segnale del vostro affetto, una conferma importante per il nostro lavoro e un riconoscimento gratificante. Ecco, anche noi, oggi, stiamo ritirando il nostro premio dalle vostre mani.
La cerimonia di premiazione è, per noi, un momento unico e particolare, un momento al quale io non riuscirò mai a fare l’abitudine. Difficile sviluppare anticorpi per le emozioni forti.
A prescindere dalla consegna del riconoscimento conseguito con merito, sia questo targa, medaglia, pubblicazione o attestato, a mio avviso la premiazione, nel gesto di premiare o essere premiati, è un intenso momento di complicità, di vicinanza è uno scambio di “ energie sottili”.
Mi immergo volentieri ogni volta, e ogni volta come la prima volta, nei vostri occhi: smarriti, sorpresi, gioiosi, oppure altezzosi ma sempre fieri, per scoprire di appartenere a ciascuno di quegli sguardi, attraversando pensieri infinitamente veloci, mutevoli e unici, per saltar fuori da quelle iridi finendo un attimo dopo dentro a quelle di un altro; altri pensieri, altre storie silenziose, raccontate solo guardandoci.
Questo è un discreto, quanto potente, modo per “esserci”: eccoci ed eccovi!
Voi e noi ci siamo, siamo qui per un incontro, anticipato dall’arrivo delle vostre opere e che si concretizzerà tra poco con una stretta di mano, un sorriso da vicino e le congratulazioni “di rito”.
Sono belle le persone quando le metti assieme. Sono belli e carichi di valore, gli scrittori che sanno mettersi in gioco… perché, alla fine “concorrere” è un gioco che nulla può togliere alla valenza oggettiva di ciascuna opera, questo vi consiglio di non dimenticarlo mai!
Ringrazio tutti gli autori, anche e soprattutto i non premiati, i non selezionati, per la volontà di mettersi in gioco, indipendentemente dai riconoscimenti, perché anche loro, come voi, rappresentano al meglio la spinta emotiva indispensabile per migliorare questo vecchio, sporco e forse troppo distratto mondo, buono a parlare e poco capace di scrivere una storia sana: la nostra storia.
Grazie ancora e buona serata.
PATRIZIA VITTORIA ROSSI
IL NOSTRO "BENVENUTO" AGLI AUTORI
Innanzitutto vi ringrazio perché siete qui e per quello che fate ma voglio essere il più breve possibile per potervi dare almeno un po’ dello spazio che meritate.
Per esserne sicuro, questa volta, ho scritto il mio saluto e lo leggo, promettendo di non aggiungere altro.
Vorremmo far parlare ogni vostra opera, anche quelle dei non selezionati, perché davvero ognuna ci ha dato qualcosa che varrebbe la pena fosse condiviso con il mondo intero, ma il tempo limitato di un evento non ce lo consente.
Voglio comunque condividere con voi un mio pensiero.
Probabilmente molti avranno sentito dire, magari in qualche trasmissione televisiva o soltanto da qualche occasionale interlocutore che… il romanzo e la poesia sono morti.
Vi esorto a non crederci.
L’uomo arriva nudo su questo pianeta, senza zanne o artigli, e riesce a viverci esclusivamente con la forza della sua creatività e, la creatività, si manifesta nella sua espressione più tipicamente umana con la scrittura che, di fatto, è la sola peculiarità che realmente ci differenzia dagli altri esseri viventi sulla Terra.
Non sono morti il romanzo e la poesia ma, più credibilmente, sono allo stadio terminale la produzione e la distribuzione a causa di un sistema globalizzato e intenzionalmente globalizzante.
Se romanzo e poesia fossero morti, sarebbe morta la creatività umana e, con essa, la stessa umanità.
L’umanità non è morta: lo dimostra il fatto che voi siete vivi.
Voi siete vivi, voi siete qui e sarete voi, con la vostra creatività, a cambiare il mondo.
Magari qualcuno vi avrà già detto che quel che fate è inutile o che siete dei sognatori.
Siete e siamo semplicemente diversi e concludo dedicandovi una frase mutuata da un vecchio film, esortandovi perché la facciate vostra e perché vi dia la baldanza che vi spinga a continuare a creare, sempre.
Adriano Celentano in “Johan Lui”, rispondendo alla domanda “Che cosa ti fa credere che un giorno sarai qualcuno?” dichiara: “Sono certo che sarò qualcuno... perché io non sono come voi: voi, che siete diventati tutti uguali come i pezzi di ricambio delle auto”
Noi di Caffè delle Arti vi ringraziamo di non essere tutti uguali, vi ringraziamo per quello che create ogni volta che scrivete, noi ringraziamo te, Caro amico che scrivi.
E cedo il microfono a Paola Gentile, artista e terza fondatrice di Caffè delle Arti, per il suo saluto.
MARIO ANGELO CARLO DOTTI
Carissimi Autori, sono molto felice di trovarmi di nuovo insieme a voi che diventate sempre più numerosi ad ogni incontro e questo ci rende orgogliosi: significa che avete fiducia in noi. Affidandoci le vostre opere,siete consapevoli che esse riceveranno la stessa cura di un oggetto raro e di grande valore e ci spronate a proseguire nel nostro cammino intrapreso con passione e serietà.
Noi giurati abbiamo dedicato, ai vostri racconti e alle vostre poesie, tutta l’attenzione che meritano ; abbiamo letto e valutato un numero incredibile di opere, assegnato i nostri voti con coscienza e voglio sottolineare che, nonostante ognuno di noi si augurasse la vittoria dei propri preferiti, abbiamo dovuto accettare che la comparazione delle schede e la somma dei voti assegnassero automaticamente i premi.
Voglio dirvi grazie per aver partecipato e per essere qui tutti insieme come dei cari amici a festeggiare e applaudire l’uno la fantasia e la bravura dell’altro. Auguro ai premiati di esserlo ancora e sempre, nell’arte come nella vita.
Vi aspettiamo per il prossimo concorso; non mancate e continuate a inseguire i vostri sogni: migliorano la vita!
A presto!
PAOLA GENTILE
Care Amiche a Cari Amici,
per me è un grande privilegio essere qui e, ancor di più, lo è ricoprire questo incarico nell’ambito del concorso.
Un premio letterario si può definire in tanti modi, tuttavia io lo vorrei associare a una sola parola, “passione”, che mi ha accompagnato, contagiandomi, sin dal primo giorno dei miei contatti con Caffè delle Arti.
La passione di chi ha concepito e organizzato questo premio, la passione di chi ha saputo infondergli linfa vitale al punto da creare una spontanea empatia con voi Autori che, partecipi, avete alimentato questo progetto, che gli avete conferito quella forza di contenuti e di qualità indispensabile al suo successo.
Vi racconto un breve episodio di tanti e tanti anni fa. Ero ragazzo e a quel tempo uno dei passatempi più in voga era il bricolage.
C’era chi si dilettava con il legno, chi si dedicava a lavori in casa, chi si trasformava in meccanico per le piccole riparazioni di auto o moto e molto altro ancora. Io, dopo essermi innamorato degli arredi in stile tirolese, decisi di costruire con le mie mani un giropanca e un tavolo con il solo supporto di una minima capacità di saper usare qualche attrezzo.
Il risultato fu pessimo.
Capii il mio grossolano errore: ero stato superficiale e non ero preparato.
Non mi scoraggiai e iniziai a studiare.
Comprai libri e manuali, presi appunti, disegnai un progetto e lo misi in pratica.
Il manufatto prese vita, giorno dopo giorno e ancora oggi profuma di legno e di cera nel soggiorno della mia casa.
Ho imparato da quell’arredo che lo studio, l’applicazione, la ferocia nel perseguire un obiettivo sono i centimetri di differenza che separano ciò che facciamo bene dal non riuscire a farlo.
Da allora, come artigiano della scrittura e come insegnante, ho continuato a studiare e non ho mai smesso a dispetto dell’età e di quella che gli altri chiamano esperienza. In quest’avventura di “Caro Amico che scrivi” devo esservi grato perché con voi ho coltivato la mia voglia di imparare confrontandomi con i vostri stili, le vostre suggestioni e le vostre capacità poetiche e narrative nel dare vita alle idee.
Vi ringrazio con la certezza che tutti voi Poeti e Scrittori, premiati e non, non farete mai mancare la vostra presenza all’interno di quel meraviglioso circolo dove origine e fine sono nello stesso punto, a far coincidere il magico incantesimo che unisce narratori e lettori.
VITTORIO SCATIZZA
Booktrailer della Raccolta Antologica
SEZIONE NARRATIVA BREVE
PREMIO SPECIALE FUORI CONCORSO A
CESARINA GALLINI PER "TOP HISTORY"
L’Associazione Culturale
“CAFFÈ DELLE ARTI”
In collaborazione con il Gruppo Editoriale
“INCIPIT”
Ha realizzato questa copia unica
esclusivamente per la Signora Cesarina Gallini
a seguito del
RICONOSCIMENTO SPECIALE (FUORI CONCORSO)
ottenuto dalla stessa
in occasione del Premio Letterario Nazionale
“CARO AMICO CHE SCRIVI
Tutte le Opere premiate, e quelle ritenute meritevoli di pubblicazione (vedi verbale integrale del Premio), sono state inserite nella Raccolta Antologica "CARO AMICO CHE SCRIVI"
Adro (Bs) 22 luglio 2016
Gentilissimi Autori,
mancano pochissimi giorni alla scadenza di questo premio che si concluderà il giorno 30 luglio, ultimo utile per l’invio delle opere, in caso di spedizione farà fede il timbro postale.
La commissione esaminatrice è al lavoro da mesi. La segreteria ha provveduto ad archiviare e trasmettere le opere, ai signori giurati, giornalmente e in ordine di ricezione. Tutti gli autori hanno ricevuto conferma sulla regolarità del loro invio e sull’avvenuta iscrizione.
In questa prima fase tutte le opere sono valutate, come sempre, singolarmente e in forma anonima.
I dati degli autori sono depositati in segreteria e saranno resi noti ai giurati solo dopo che il Presidente di Giuria, Vittorio Scatizza, emetterà la classifica definitiva delle opere finaliste.
Tutte le opere vengono esaminate, assegnando loro un punteggio da 1 a 10, seguendo criteri valutativi contenuti nelle schede consegnate ai giurati prima dell’apertura del premio.
Le schede divise per sezioni (narrativa e poesia) tengono conto dei seguenti parametri.
Per la narrativa:
Capacità di seduzione dell’incipit
Coesione dell’incipit con il corpo dell’opera
Capacità narrativa dell’autore
Armonia e sequenzialità dell’evoluzione della trama
Caratterizzazione dei personaggi
Rappresentazione scenica
Rispetto delle coordinate spazio/temporali
Coerenza tra genere narrativo e linguaggio
Congruenza tra linguaggio e personaggi
Qualità, varietà e padronanza della scelta linguistico/lessicale
Stile narrativo
(min: faticoso, contorto, disordinato, ripetitivo, lento, stentato)
(max: scorrevole, originale, efficace, vivace, acuto, ironico)
Impianto narrativo
(min: debole, incoerente, farraginoso, confuso, incerto)
(max: solido, armonico, equilibrato)
Morfologia, sintassi e grammatica:
costruzione del periodo (primario/secondario), uso della punteggiatura, completezza del periodo, coordinazione sintattica (soggetto, verbo,complemento), tempi e modi verbali, uso dei pronomi.
Originalità del messaggio
Efficacia, potenza, condivisibilità e validità del messaggio
Capacità di enunciare il messaggio
Emozioni complessive suscitate dalla lettura
Coerenza tra titolo e testo
Coerenza con il tema proposto
Per la poesia:
Analisi tematica (emozioni, immagini, messaggi evocati dal testo)
Originalità del contenuto e coerenza con il titolo
Efficacia, validità e intensità del messaggio
Analisi formale/informale (struttura metrica, ritmica e sintattica, tipo di versi, di rime, ecc…)
Analisi stilistica (lessico, figure retoriche: metafore, similitudini, anafore…)
Capacità di enunciare il messaggio
Coerenza tra titolo e testo
Coerenza con il tema proposto
Emozioni complessive suscitate dall’opera
La prima fase di giudizio si concluderà il 20 agosto.
Nel mese di settembre verranno resi noti i nomi di tutti i finalisti e successivamente, entro e non oltre il 20 settembre si avrà la classifica definitiva.
Grazie ai tantissimi autori che hanno partecipato, a quelli che parteciperanno e a tutti quelli che… ci stanno ancora pensando.
Abbiamo raggiunto un numero di opere pervenute altissimo e, a quanto pare, non finisce qui. :D
Buon lavoro ai nostri giurati e buona estate a voi, Amici - Autori!
Progetto Letterario
"CARO AMICO CHE SCRIVI"
edizione 2016
Questo Progetto è qualcosa di più di un Premio Letterario, senza nulla togliere a ai Premi Letterari.
Questo progetto, voluto da Caffè delle Arti, è un appuntamento amichevole in un ovunquealtrove da raggiungere insieme.
È un “raduno virtuale” tra persone che amano raccontarsi o raccontare e che utilizzano la vita per dire, per fare, per toccare quell’”io esisto” sempre tanto difficile da definire.
Questa è una “terra di mezzo” abitata dai pensatori, dai creativi, dai romantici, dai sognatori, dai decisi, degli indecisi e da tutti quelli che ancora non sanno di voler decidere.
“Caro Amico che scrivi” presuppone una buona disposizione alla comunicazione, allo scambio, la capacità e la voglia di trovarsi piacevolmente in compagnia, in un contesto dove non c’è un giusto o uno sbagliato, un bravo o un inetto, uno scrittore o un esordiente.
“Caro Amico che scrivi” è un punto di raccolta sul piroscafo dei viaggi creativi, è la voglia di informare l’altro su ciò che accade, è accaduto o accadrà in sua assenza o su ciò che è capitato durante la sua distrazione: “Caro Amico che scrivi”
è un diario di bordo.
Non importa essere già o voler diventare uno scrittore, ciò che importa è avere desiderio di scrivere: per parlare, per dire ciò che altrimenti con le semplici parole non diremmo.
Riconoscersi artisti non è un’usurpazione di titolo, essere artisti è un diritto, qualche volta anche un dovere. Artista è chi ha occhi curiosi e liberi per guardare, orecchie capaci di percepire melodie nel frastuono, parole per respirare, colori nuovi con cui non ha paura d’imbrattarsi gli abiti; artista è colui che scende dalle sovrastrutture per osservare il mondo con l’umiltà di chi ha tutto da imparare, e proprio nulla da insegnare: perché a quello ci pensa la vita.
Se la pensi come noi: “Caro Amico che scrivi”, benvenuto a bordo!