PREMIO "CAFFÈ DELLE ARTI" I EDIZIONE
Bando completo del Premio Letterario, Figurativo Nazionale "Caffè delle Arti"
Verbale di Giuria
Con la Cerimonia di Premiazione, del giorno 20 giugno 2015, si è conclusa la prima edizione del Premio Letterario Figurativo “Caffè delle Arti”. Un grazie di cuore alle Autrici, agli Autori e a tutti voi, Artisti, che siete intervenuti così numerosi, partecipi e appassionati alla cerimonia di premiazione del nostro/vostro Premio. E' stato un grande privilegio e un’indimenticabile emozione, per noi dell'organizzazione e per la Commissione Giudicante, conoscervi e incontrarvi dopo tanti mesi, potendo finalmente stringervi la mano. Il nostro ringraziamento va esteso anche agli Autori che per motivi diversi non sono potuti intervenire e, indistintamente, a tutti i Poeti, Pittori e Scrittori che hanno contribuito al successo del premio in termini di iscrizioni e, cosa ben più rilevante, in termini di qualità delle opere inviate. Un grazie sentito e sincero al Presidente di Giuria, Vittorio Scatizza, amico e insostituibile “padrino” del nostro debutto e della nostra creatura, alla Poetessa Mariateresa Signoroni, alla Scrittrice Cristina Prina, impagabile compagna di percorso, e alla Pittrice Paola Gentile, membro fondatore dell’Associazione e componente della Giuria per la valutazione delle opere pittoriche, fotografiche e audiovisive. Ringraziamo inoltre anche tutti gli altri membri della Commissione Giudicante e del Gruppo di Lettura per l'impegno assiduo applicato in questi lunghi mesi di esame delle opere, tutti gli amici della segreteria del premio e tutti coloro che, nel corso di questo lungo percorso, hanno creduto in noi affiancandoci e sostenendoci sino alla fine… e oltre.
Uno speciale ringraziamento allo staff di AC Hotel di Brescia che ci ha permesso la migliore riuscita dell’evento.
IL NOSTRO BENVENUTO AI PRESENTI
PATRIZIA VITTORIA ROSSI
MARIO ANGELO CARLO DOTTI
Sono allenata a mettere i miei pensieri su carta, quando si tratta di raccontare una storia; in quel preciso istante c’è il rigore a sostegno delle parole, quell'ordine capace di voler rappresentare chiaramente un fatto, di descrivere un personaggio, di inventare o tradurre i suoi pensieri al fine di un’esposizione chiara che mi permetta di raggiungere un’interazione con il lettore, chiunque egli sia.
In questa occasione, pur sentendo il bisogno di ordinare e dettagliare delle emozioni, ecco, in questo caso, non ho la lucidità di appellarmi al rigore e, forse, nemmeno lo voglio. Deprederei della parte più intima le parole che intendo usare per rivolgermi a voi. La creazione, nel momento della sua massima espansione, non ha confini né limiti che possano contenerne l’esuberanza delle emozioni che l’hanno indotta ad agire, a palesarsi, a pretendere d’esistere: questo tutti noi lo sappiamo bene. L’emozione che intendo condividere con voi ha avuto la prepotenza di manifestarsi più di un anno fa e ancora mi accompagna, come una fedele compagna, come un essere pulsante e pensante complementare al mio. Lei era lì, senza un “perché” ma con un carico di “come”da affidarmi, da farmi svolgere, da farmi applicare e, non per ultimo, da permettermi di condividere.
Amici-Artisti, accettate il mio più sincero ed emotivo benvenuto.
Guardarvi in volto è un onore e un piacere indescrivibile, è uno dei tanti “come” applicati. Questa è la nostra serata, la vostra soprattutto e, per questo motivo, non intendo sottrarre tempo alle parole che ciascuno di voi avrà voglia di condividere con gli altri.
Basterebbe un grazie per riuscire a esprimervi tutto; permettetemi di dettagliarlo, in parte, senza seguire un ordine preciso e senza lungaggini gratuite. Grazie per quello che fate, per il compito che vi sembra di aver scelto e che invece, credetemi, vi stava aspettando prima ancora del vostro incontro con lui. Non potevate che essere voi, e solo voi, ad assolverlo. Scrittori, Poeti, Pittori, artisti in ogni forma o genere, siete voi a portare il nobile peso di dover celebrare il rinnovarsi della creazione. L’Arte è un’arma potente, una forma d’espressione di livello superiore, scrivendo e proponendo le vostre opere, dipingendo ed esponendo i vostri quadri, vi fate promotori di azioni positive, esprimete il vostro più intimo potenziale. Nessuno si lasci intimidire o influenzare, nessuno di voi si lasci demotivare, perché al di là dei premi che potranno esservi attribuiti, dei riconoscimenti che il mondo troverà opportuni per definire il vostro lavoro, il vostro impegno sarà sempre e comunque utile alla cultura e alla società.
Vi faranno credere il contrario, voi non ascoltateli!
Salvare il mondo è una frase dai toni roboanti ma di facile applicazione pratica. Creare è il più potente e nobile fine che possiamo proporci di raggiungere, con qualsiasi mezzo di cui disponiamo e a dispetto delle regole imposte che ne mortificherebbero l’essenza.
Per i lunghi mesi che hanno segnato il nostro lavoro, vi abbiamo tenuti tra le mani, prima ancora di stringervele. Ci avete fatto dono di voi attraverso la vostra arte, avete alimentato il valore della creazione, della coesione tra simili, del confronto, della vita stessa e del suo tanto ricercato “senso”. Premiare non è il verbo giusto per riconoscervi un merito, premiare fa parte del gioco ma non ne costituisce la regola.
Perseverate, vincitori e non, perseverate, perché il premio è l’ultima delle finalità che la vostra missione richiede e, mi permetto di ricordarvelo, nei panni di scrittrice e partecipante ai premi letterari, perseverate soppesando il giudizio ricevuto, rammentandone la soggettività: il parere di una Giuria non aggiunge e non sottrae MAI nulla al valore intrinseco delle vostre Opere! Partecipate per entrare in contatto con i vostri colleghi autori, fondete con loro i pezzi di vita e le vostre esperienze ma soprattutto impegnatevi per rimanere custodi di un prezioso fine che inizia dal vostro pensiero e che è in grado di raggiungere il mondo, cambiandolo.
Il mio augurio è che oggi possiate sentirvi a casa e tra amici.
Grazie!
VITTORIO SCATIZZA
Presidente di Giuria
Abbiamo avuto l'onore e il piacere di ricevere le vostre opere.
Le abbiamo tenute tra le mani, con rispetto e con amore, quelle stesse opere con cui ci avete portato un pezzo del vostro cuore, quel cuore che oggi pulsa dentro a questa nostra creatura:
il premio di “Caffè delle Arti”.
Dico “nostra creatura” perché è così che io e patrizia Vittoria consideriamo “Caffè delle arti”, nato come completamento di un sogno, un sogno che insieme abbiamo incominciato a pensare e
ad amare ancora prima che esistesse.
Per festeggiare un evento tanto speciale ci siete voi, c'è l'estate imminente, c'è un'altra splendida concomitanza.
Io e Patrizia Vittoria, proprio come voi, partecipiamo ai concorsi e, proprio in questo momento, siamo premiati al concorso letterario “Speciale Infanzia”, la cui premiazione si celebra nella Capitale.
Allora io voglio salutarvi con le mie stesse righe che Livia De Pietro, Presidente di “Speciale Infanzia”, probabilmente sta leggendo adesso, contemporaneamente e lontano insieme.
“E' bello pensare che, nello stesso momento in cui tu, Livia, a Roma stai premiando i tuoi autori, noi stiamo facendo la stessa cosa qui a Brescia.
E' come un abbraccio, ma un abbraccio più grande, che la contemporaneità e la lontananza, messe insieme, portano fuori da ogni tipo di confine, per contenere nuovi mondi.
Un abbraccio a tutti voi che, come noi, accompagnati dalle più belle intenzioni, desiderate abbracciare tutta la Terra.
Il miglior modo per incominciare la nuova estate.”
PAOLA GENTILE
Buonasera e benvenuti!
Questo vi è stato già detto ma il mio personale benvenuto va ai premiati della sezione pittura e audiovisivi. Se permettete mi presento: mi chiamo Paola Gentile e sono membro della giuria artistica. La mia passione è la pittura e, come voi, ho partecipato e continuo a partecipare a molti concorsi e mostre che mi hanno permesso, fino ad ora, di collezionare consensi e premi. Attualmente sono reduce dalla biennale RomArt 2015 dove ho potuto esporre le mie opere insieme a 400 artisti provenienti da tutto il mondo . Una grande emozione!
Per questo concorso, io e altri colleghi, artisti affermati, alcuni provenienti dai 100 pittori di Via Margutta, altri da studi privati, alcuni docenti di storia dell’Arte presso Università europee e un critico d’arte, abbiamo dedicato molto tempo a visionare, interpretare e valutare le vostre opere e, alla fine, siamo stati d’accordo nell'assegnare solo i tre premi del podio per ciascuna categoria perché ogni artista trasferisce sulla tela o nelle immagini che crea le sue sensazioni, i suoi pensieri e tutta la sua anima e, per questo, come si può stabilire un punteggio che sia equo per tutti i partecipanti?
Le opere pervenute sono tutte apprezzabili e pertanto è giusto che tutti si sentano un po’ vincitori.
Ai vincitori dico: siate fieri della vostra passione per l’arte!
Essa è come un’amica sincera, conosce tutte le vostre emozioni, tutti i vostri segreti ma nessuno riuscirà a rubarli da un dipinto, da una statua o da un’ immagine perché solo voi e le vostre opere ne conoscete il vero, profondo significato.
Complimenti e auguri per il vostro cammino!
Care Amiche e cari Amici,
cercherò di essere breve perché in questa serata le opere e gli autori devono essere i veri, autentici protagonisti e abbiamo il dovere di dedicare loro tutto lo spazio che meritano. Tuttavia questo evento, per molteplici ragioni, merita di essere degnamente celebrato e inevitabilmente è necessario spendere qualche parola in più. Mi scuserete se leggerò queste righe, ma il recinto di un foglio scritto mi consentirà di non dimenticare quello che mi preme dire e, nello stesso tempo, mi eviterà di essere prolisso come mi capita spesso. Certamente, per me, nella veste di presidente di giuria, è stata un’esperienza pienamente gratificante, un privilegio che ho assaporato sin dai primi giorni in cui, con gli amici di “Caffè delle Arti”, si è parlato di questo Premio. E anche quando il concorso era soltanto un’idea da sviluppare, ho notato quanto forte fosse il desiderio di fare di questo concorso un’occasione d’incontro, un modo per far coincidere passioni comuni, seminare emozioni, fecondare la vostra e la nostra fantasia, dare valore al tempo che destiniamo a scrivere, a dipingere, a leggere.
Mi ha colpito la passione che ho percepito sin dal primo momento. Le passioni, devono animare un progetto, lo devono trascinare, lo devono far diventare cosa tangibile. E queste passioni le ho potute toccare con mano e mi hanno contagiato. Non so se siamo riusciti negli intenti che hanno animato il concorso, ciò che sicuramente abbiamo fatto è stato offrire spazio e attenzione a ogni iscritto al Premio. Le valutazioni della giuria di un concorso non sono un valore assoluto, al di là della tecnica e dell’oggettivo giudizio che comporta, concorrono anche la suggestione e l’emozionalità, con le soggettività che comportano. Ma il nostro punto di partenza è stato quello di voler rendere a ogni opera il rispetto, la considerazione e la giusta ed equa valutazione.
Vivere l’emotività del contatto diretto con le vostre opere è stata un’esperienza che ci ha migliorato, che è servita anche per confrontarci dentro e fuori di noi. E da questa esperienza personale mi viene spontanea un’esortazione: coltivate la vostra dote, non trascuratela, non lasciatela mai appassire; essere artisti è un dono che serve a crescere, ad affinare le proprie doti. Vuol dire apprezzare il valore delle infinite sfumature di un verso o di un periodo o di una pennellata di colore. Coltivate le virtù che fanno di voi degli scrittori, dei poeti, dei pittori. Non adagiatevi sui riconoscimenti che riceverete, ma non fatevi neppure intimorire dagli insuccessi. Tutto questo è parte del nostro processo di crescita e deve essere perseguito con ostinazione e determinazione.
Coltivare l’arte vuol dire acquisire esperienza nel sapiente e appropriato utilizzo della tecnica. Coltivare l’arte vuol dire ricerca dell’idea e, attraverso il confronto con altri artisti, arricchimento e ampliamento di quel patrimonio cognitivo che diviene spontaneo e meravigliosamente istintivo.
Questo è il patrimonio che ho messo da parte confrontandomi con le vostre opere. Ve ne sono infinitamente grato.
Grazie a tutti voi.